Abbiamo intossicato il discorso pubblico e la convivenza umana con infondate fobie di sostituzione etnica mentre ci hanno preparato sotto il naso un’ormai irreversibile sostituzione tecnologica.

La retorica dell’allarme quasi sempre cela una dinamica di rimozione. Da una parte si accende un fuoco di paglia e si mobilita una paura per distrarre e polarizzare, dall’altra si spengono i riflettori e si anestetizza il dibattito sulle reali e silenziose trasformazioni in atto.

Tanta compartecipazione emotiva per il bimbo disperso a #Ventimiglia (anche da parte di chi scrive) e così poca per i bambini che muoiono ogni giorno a Gaza. Siamo strani. E stranianti.

L’IA funziona così: Il più frequente è il più prevedibile. Il più prevedibile è il più utile. Il più utile è ciò che sopravvive nell’algoritmo. La ricorrenza dunque annienta l’eccellenza. Urge quindi rendere l’eccellenza ricorrente.

Un punto su cui vorrei soffermarmi è il tradimento del meglio da parte di chi lo custodiva. Chi ha o aveva maggiori qualità ha, direi quasi per definizione, una responsabilità superiore. E la sua colpa – spesso silenziosa, passiva, nobilmente omessa – è tra le più gravi.

Ma quali possono essere i motivi che hanno indotto da un certo punto in poi gli uomini a coltivare patentemente l’indegnità? A immeschinirsi? A perdere qualità senza rammaricarsene ma anzi traendone una lubrica soddisfazione?

Un’accelerazione evolutiva nei mezzi, una deriva involutiva nei fini.

Il proletariato oggi è digitale, il patriziato è analogico. I figli dei poveri accuditi dallo smartphone, quelli dei ricchi affidati a precettori che gli insegnano gli origami.

“Verrà un tempo in cui l’anima dell’uomo sarà così debole da non potersi più opporre alla tecnica. Allora, ciò che egli non ha voluto sviluppare in sé, si svilupperà al di fuori di lui.” Rudolf Steiner parla dell’IA senza saperlo e senza conoscerla ma presentendola.

Puoi scegliere di farti profilare o di farti profilare come qualcuno che non vuole farsi profilare. Il rifiuto del tracciamento è tracciato.

Molti avvertono l'impellente urgenza di cambiare radicalmente la propria vita quando il più delle volte basterebbe semplicemente risemantizzarla liberando spazio simbolico, rimuovendo pattern semiotici obsoleti. Svuota cache come stile operativo.

L’attuale modello di convivenza tra umani e IA è insoddisfacente o miope, i concetti tradizionali di etica o sacro inadeguati per orientare il futuro. La coscienza umana può essere aumentata attraverso l’interazione critica con l’IA. I limiti del pensiero sono limiti linguistici.

The current model of coexistence between humans and AI is unsatisfactory or short-sighted; traditional concepts of ethics are inadequate to guide the future. Human awareness can be expanded through critical interaction with AI. The limits of thought are the limits of language.

La sprovvedutezza è la cifra della modernità. Siamo in grado di fare autonomamente sempre meno cose.

Il concetto di singolarità indica un limite oltre il quale il nostro modello di comprensione smette di funzionare. Si riferisce a un punto in cui le regole o gli schemi conosciuti smettono di essere applicabili. È fondamentale riconoscere una singolarità.

In una società in cui una quota sempre maggiore della produzione di beni e servizi è affidata alle macchine, in cui il lavoro umano non sarà più il principale fattore di integrazione sociale ha ancora senso dire: l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro? Rendersi conto del cambio di paradigma.

Il popolo non è più rappresentato o non è più rappresentabile dai partiti?

Ogni coinvolgimento implica un certo grado di sconvolgimento.

Falling with grace or falling without grace. That is the question.

Non calunniate il nichilismo che ha una sua nobiltà culturale, quello che impera e imperversa oggi non è che dozzinale vuotismo.

Tutto è precipitato quando abbiamo iniziato a pensare che tutti potessero fare tutto e ci siamo trovati che tutti fanno di tutto senza saper fare bene nulla. Mediocrità e supponenza diventati cifra stilistica in qualunque professione, anche la politica. E cialtronando m'è dolce questo galleggiare.

Né #Trump né #Zelensky dialogavano l’uno con l’altro. Entrambi monologavano con la telecamera. Invece di produrci in indignate cadute dal pero chiediamoci perché questi vertici decisivi vengono trasmessi in diretta. Perché non sono vertici decisivi. Sono show per il pubblico. Arcana imperii.

Se la gabbia è abbastanza grande non ti accorgi che è una gabbia.

Modernità regressiva, postdemocrazia, apatia e atrofia del ceto medio. Here we are.

Conosci un’idea che non sia passeggera? Conosci qualcosa di più pericoloso di un’idea che non sia passeggera?

Il popolo non è più rappresentato o non è più rappresentabile?

Francesca Senette: «Fede, Berlusconi, l’autista, i gala Ero una star della tv. Poi è finito tutto. ora insegno yoga» https://www.corriere.it/cronache/25_febbraio_16/francesca-senette-intervista-60a02a6b-5a88-4dc0-9dad-4214f70d8xlk.shtml

Sento parlare di conduzione più tradizionale, all’antica. Invero credo che i tempi stretti, il frazionamento del prodotto in tanti piccoli frammenti autonomi siano funzionali alle nuove abitudini della social tv, di uno show che si consuma con lo smartphone in mano. #Sanremo2025

Fine vita: tempo di una legge o legge del tempo?

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti gli scrolling.

Trump fa all’Europa chiaramente, ruvidamente e sfacciatamente quello che i suoi predecessori le hanno fatto obliquamente, dolcemente, ipocritamente. Certo quando c’erano De Gaulle, Mitterand, Craxi, Kohl, lo stesso Andreotti e infine Angela Merkel era un po’ più difficile.

L’oltranza è il segno del tempo. Pericolosamente limitrofa all’oltraggio. Oltreggiare e oltraggiare come sole modalità esperite di vivere il presente. Come sottrarsi a questa prescrizione, a questa proscrizione?

Mi pare ormai acclarato che non è il mancato accesso all’informazione a renderci più vulnerabili e stupidi bensì la costante immersione in un isterico e incessante blob di informazioni. Un discorso ininterrotto è un discorso rotto. Abbiamo bisogno di più libertà dall’informazione

Trump e noi.

Cosa capisco dei raduni politici dem che si tengono oggi a Milano e a Orvieto: dalla Lombardia arriva un no a Schlein più cattolico-popolare, dall’Umbria un no più riformista-atlantista. Al dunque 2 no per Schlein. Se si converge su quel che unisce invece che su ciò che divide…

La prima presidenza Trump era griffata Bannon. La seconda è griffata Musk. Sono due presidenze e due Americhe completamente diverse. Vedremo tutt’altro film.

Ciò che è digitale è reale. Ciò che è reale è digitale. Hegel 2.0

Gli incendi di Los Angeles in primo piano sulla stampa internazionale.

Due assoluzioni in una settimana, #Renzi e #Salvini. Così uguali, così diverse. E una lezione che fatica maledettamente a imporsi in questo paese: le questioni politiche non si risolvono per via giudiziaria, bensì si aggravano, inaspriscono, incagliano e incanagliscono. #OpenArms

Due assoluzioni in una settimana, Renzi e Salvini. Così uguali, così diverse. E una lezione che fatica maledettamente a imporsi in questo paese: le questioni politiche non si risolvono per via giudiziaria, bensì si aggravano, inaspriscono, incagliano e incanagliscono. #OpenArms

La realtà supera i testi di Tony Effe.

Percorrendo le strade di Roma (come pure peraltro le contrade digitali) annoto con crescente stupore la crescente smania delle persone di sfancularsi vicendevolmente. Sarà la mentalità di guerra che il segretario generale della Nato Rutte ci raccomanda di assumere...

Bellezza è verità...io lo so caro John che questo è tutto quello che ci occorre sapere...ma se di bellezza non ce n'è neanche una traccia pur vaga, pur tenue?

“Chi non è condannato in via definitiva ha il diritto costituzionale di parlare”. La frase di Chiara Valerio per uscire da una goffa gaffe è stata riportata decine di volte. E mai nessuno ha aggiunto che anche il condannato ha il diritto di parlare che una condanna ovviamente non conculca.

È triste il momento in cui realizzi che un autore che hai molto letto e molto amato non ha più molto da dire.

La storia di Luigi Mangione è un romanzo. È il romanzo dell’America di oggi. C’è tutto del drammatico momento storico che sta vivendo. (Il romanzo dell’Italia, purtroppo o per fortuna, è #Mammuccari a #Belve)

È un momento fantastico per (ri)mettersi a studiare. Quasi niente di quello che sappiamo ci è utile a interpretare il presente.

Francia, Corea del Sud, Romania. Tre situazioni molto diverse tra di loro ma anche tre indizi che fanno una prova. Con un minimo comun denominatore: il parere del popolo oggi conta di meno. E soprattutto ci sono meno remore ad aggirarlo apertamente ovvero a formattarlo d’imperio.

A Oriente democrature autoritarie, a Occidente oligarchie liberali. Questo è.

Negli ultimi 20 anni i redditi sono calati del 7%. Nell’ultimo decennio la ricchezza pro-capite è diminuita del 5,5%. L’85,5% degli italiani ormai è convinto che sia molto difficile salire nella scala sociale. Dal rapporto Censis emerge un paese fermo, ristagnante e rassegnato più che arrabbiato.