Dice che è la luna. È karmica sai? Si porta via tutto. Chiude cicli. Ci invita a lasciar andare, mentre io, stringo più forte.

La morbidezza credo sia “avvolgente”. Accogliente. Un ventre morbido invita. Rassicura. Forse.

Come quando finisci di leggere un libro che ti piace. Vorresti che quelle pagine non finissero mai… Invece, leggi le ultime righe, chiudi il libro e sorridi soddisfatto. Ora troverai dove riporlo per custodirlo come merita.

Non chiedo nulla a nessuno. Ma se tu ti dimentichi di me. Io mi dimentico di te.

Mi fate tenerezza quando cercate di convincervi che sono le aspettative a rovinarvi l’esistenza. Io sono certa siano il sale della vita. Senza, non saremo motivati a iniziare un beato cazzo.

Quando una persona non affronta quasi mai certi argomenti, non è detto che non lo tocchino. Semplicemente, cerca di vivere un social per distrarsi.

Attingere da sconosciute risorse per poter gioire. Che periodo asfissiante.

Giorno 2: tristezza persistente

Giorno 1: tristezza assoluta.

-“cosa guardi in un uomo?” -“me”

Quindi. In questi giorni apprendo che: Dobbiamo assicurarci del denaro cash a portata di mano e che tra qualche giorno, stop a fare i maiali in dm o qualsiasi chat. Altro?

No, non è malinconia. Neppure nostalgia. Dimmelo tu cosa è.

Un giorno o l’altro farò questa “cringiata” che pubblicherò su tik tok un video mentre ballo “free” di Ultra Natè. Così come facevo quando ballavo sui cubi in disco con l’animazione. Ma si fa ancora?

È quando manca la voglia di introspezione, quando manca la voglia di conoscere se stessi a favore della ricerca della costante risoluzione dei problemi, che un po’ ci perdiamo. Vivere a propria insaputa è tristissimo.

Saudade.

E il pensiero di te è dolce come questo piano.

Andare a Milano e lavorare nelle sfilate della fashion week mi mette sempre un certo grado di agitazione. Lo faccio da tanti anni, eppure… Ed eccomi in partenza.

Palesemente sei nella mia tl per ricordarmi come ci si irrigidisce. E io non posseggo un cazzo. Oggettivamente.

Tu ami il silenzio? Anche io. Ma sappi che c’è un silenzio che stritola e macina sentimenti quasi fosse caffè. C’è un silenzio che diventa distanza, muro, indifferenza. Tutto fuorché amore.

Acciderbolina quanto sei stitico!

Alla continua ricerca della bellezza. Della meraviglia. Drogata di meraviglia.

"Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capito" Stefano Benni

Se sapessi scrivere come so accarezzare, la lontananza non sarebbe un problema. Vabbè, sono nato manovale, è il destino. "Potessi dirti quello che nemmeno posso scriverti Esiterei nel farlo"

Da domani prenderò il caffè con un po’ di cannella. Vediamo se sopravviverò.

È una grande fortuna non avere un mitra. Oggi.

Discretamente, grazie.

Un pezzo alla volta, ci stanno smantellando il cuore.

Agrigento, Valle dei Templi

Non conta sin dove sei arrivato. Torni sempre lì.

Oh voi che prendete a seguirmi e ci avete i followi pesanti, ma che v’aspettate ch’ io scriva cose intellighenti? Se cosi una volta fosse accaduto, mica è certo accada ancora in futuro. Rido

Scoprire di poter provare di nuovo una certa emozione, a volte è più importante della stessa emozione.

Quando una donna si scatta una foto e la pubblica, per quanto sia alla vista di tutti, è sempre e solo per qualcuno in particolare. Chi ne fa uso, chi commenta impropriamente è considerato un incidente del percorso, un male previsto e fastidioso. Memento.

Mi sono innamorato di te Perché non avevo niente da fare Il giorno volevo qualcuno da incontrare La notte volevo qualcosa da sognare. (Trovatemi versi più belli di questi). (No, sul serio, trovatemeli, ne ho bisogno).

Oggi, lentamente.

Come quando vorresti entrare dentro una foto o un video e prendere in mano la situazione.

Che voglia di provola calda. Sciolta al fuoco. Ok me ne vado.

Infine cedi. Perché quando senti, senti.

Per ribellarsi occorrono sogni, occorre il dolore dell'ingiustizia. Per ribellarsi bisogna saper guardare oltre i muri, oltre il mare, oltre le misure del mondo. Saper bruciare ciò da cui poi nascerà erba nuova, ecco la vera ribellione. Stefano Benni

Bay coddary’

Siamo teneri quando pensiamo di poterci fare qualcosa. Tenerissimi.

E capita pure di non aver voglia di spiegare ulteriormente qualcosa che ti ha dato noia. Lo dici subito e basta. Cazzo devi riparlarne? Io non ne ho voglia, puoi pure andare a fare un culo.

Dai, è la conseguenza dell’eclissi. Non ti prender pena.

Trovare casa a Torino sta diventando un incubo. Anzi lo è diventato. Assurdo.

Regarde moi.

Flirtare è diventato frustrante. Inizialmente pare bellissimo, poi si palesano menti come delle immense valli lande.

E dunque, osserverete oggi la luna di sangue? Nel caso non vi fosse possibile, lo farò io per voi. In spiaggia.

Qui c’è ancora spazio per la tenerezza. Per le parole che spiegano e raccontano gesti semplici ma intensi. Al massimo, nessuno ti legge.

E ti prometto che non ti penserò più. Infatti ora non ti sto pensando affatto. Sto pensando a un elefante, elefante, elefante, elefante…

Dio come mi piace immergermi nelle parole

Ascoltare gli Abba, mi fa bene al cuore. Una di quelle sonorità che mi curano. E so benissimo perché. :) Non siamo mai tanto lontani dai bambini che siamo stati.