Il fattore Usa potrebbe giocare un ruolo decisivo per la liberazione di #AlbertoTrentini. Il segretario di Stato Usa Rubio ha assicurato a Tajani l’impegno di Washington per riportare a casa Alberto e gli altri italiani detenuti in Venezuela. (Il Fatto Quotidiano)

Verita accertata al processo ai 4 agenti egiziani. #GiulioRegeni non era l'unico ad aver scelto i sindacati egiziani come argomento del suo dottorato di ricerca partecipata. E non era assolutamente preoccupato che la sua tutor al Cairo fosse una attivista per i diritti umani.

La sera prima dell'omicidio #MarioPaciolla era preoccupato di non riuscire a lasciare la Colombia. #LucaAttanasio era arrabbiato e deluso, per aver scoperto che il milione di euro donato dall’Italia al Pam - Agenzia ONU - per realizzare alcune opere, si era volatilizzato.

Ieri Luca e Tobias hanno indossato una maglia per #AlbertoTrentini durante la Conegliano Valdobbiadene Prosecco Running Festival. Gli amici ringraziano di cuore chi sceglie di portare Alberto con sé nelle proprie sfide, nello sport come nella vita.

Ripercorriamo le verità accertate durante il processo ai quattro agenti 007 egiziani accusati di rapimento tortura ed omicidio di #GiulioRegeni. Giulio non erano un agente dei servizi segreti britannici né tantomeno aveva avuto contatti con loro. Era in Egitto per il suo dottorato.

Le Organizzazioni intergovernative NON devono essere intoccabili. L’inchiesta di Fanpage dimostra chiaramente che #MarioPaciolla non si è suicidato. Si era arrivati ad un processo contro i funzionari ONU che non avevano protetto #LucaAttanasio. Ma li ha salvati l'immunità.

Carlo Verdelli, editorialista del Corriere della Sera, è colui che più di chiunque altro si sta battendo per la liberazione di #AlbertoTrentini. Alberto è un ostaggio del governo Maduro, con tutti i rischi connessi alla situazione instabile del Paese sudamericano. (Art.21)

Leggiamo le parole scelte dal Popolo Giallo per "rappresentare qualcosa di bello e positivo legato a Giulio". Resistenza, dedizione, esempio, fiducia, spessore, responsabilità, tenacia, bicicletta, figlio, partecipazione. #GiulioRegeni continua a fare cose.

Cosa pensare del mouse di #MarioPaciolla, lavato del suo sangue, ritrovato nella sede ONU a Bogotà? E cosa pensare dell’iWatch di #LucaAttanasio, riconsegnato ai familiari dopo un'intera settimana e non insieme agli altri oggetti personali? L'ONU ha volutamente inquinato le prove.

In occasione del 40° anno di attività, «Venetica» esce eccezionalmente in un numero doppio.. Per contribuire alla campagna in favore della liberazione di #AlbertoTrentini l... il volume ripropone il suo saggio, frutto della tesi di laurea in Storia Contemporanea a Ca' Foscari.

Ottenere giustizia per #GiulioRegeni -con una sentenza di condanna ai 4 agenti 007 egiziani accusati di averlo rapito, torturato ed ucciso- va oltre il caso specifico. Accerta che la Security Egiziana usa la tortura come strumento di coercizione, verso connazionali e stranieri.

In Colombia sono stati gettati in discarica alcuni effetti personali di #MarioPaciolla. In Congo sono spariti nella agenda elettronica di #LucaAttanasio un appuntamento previsto per il pomeriggio del giorno del suo omicidio e tutte le mail istituzionali scambiate con la Farnesina.

La mamma di #AlbertoTrentini: "Scrivete, parlatene, insistete, perché chi deve decidere lo faccia senza più tentennamenti, come è successo per altri nostri connazionali".

Negli ultimi giorni di Gennaio 2016 i nostri servizi segreti presenti al Cairo erano al corrente del rapimento di #GiulioRegeni. "He is still alive" commentano su wa. Palazzo Chigi di allora sostiene invece al processo di aver saputo di Giulio solo il 31. Si sono mossi da soli?

Come per #MarioPaciolla, due funzionari ONU (Agenzia PAM) si sono comportati in modo ambiguo. Hanno organizzato il viaggio poi mortale per #LucaAttanasio senza le minime misure di sicurezza e falsificando i documenti di viaggio, che non dichiaravano la presenza dell’ambasciatore.

La mamma #AlbertoTrentini: «Chiedo a tutti di non stancarsi mai di sostenerlo, perché solo una forte pressione mediatica può convincere chi ha il potere a intervenire e riportarlo finalmente a casa. Alberto ha dedicato la sua vita agli altri, e ora è lui ad avere bisogno di noi».

Tantissimi riscontri sono stati dati dal Popolo Giallo, in risposta alla richiesta "𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑎, 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜, che 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑜" Resistenza la 1a

Elemento comune tra i dossier di #MarioPaciolla e #LucaAttanasio è il ruolo ambiguo di funzionari ONU. In Colombia, l’appartamento di Mario viene fatto ripulire con la candeggina dal Responsabile della Sicurezza ONU prima dell'arrivo degli inquirenti. E spariscono pc e agende.

Oggi inizia la quarantesima settimana di digiuno per chiedere la liberazione di #AlbertoTrentini 2500 persone hanno già partecipato. La 2a visita del console (in 1 anno!) deve essere solo il 1° passo di un nuovo comportamento del governo -che si è mosso per la 1a volta ad Agosto!

L'omicidio di #GiulioRegeni non ha mai frenato i rapporti tra Italia e Egitto. A metà novembre, nell’ambito degli scambi bilaterali di esperienze e conoscenze nel settore dell’artiglieria controaerea, sono venuti a Sabaudia (LT) militari appartenenti alle forze armate egiziane.

I due dossier su #MarioPaciolla e #LucaAttanasio -per i quali si chiede una Commissione di Inchiesta parlamentare- sono molto diversi fra loro, ma con alcuni elementi in comune. Anzitutto, la derubricazione immediata degli eventi: suicidio e rapina o sequestro finito male.

Gli amici di #AlbertoTrentini ci chiedono di: ➤ scaricare questo file bit.ly/3IpAYcK ➤ stampare il banner nel formato che preferiamo ➤ appenderlo sul balcone, sulla finestra, sulla scuola, sul luogo di lavoro. Illuminiamo più posti possibili con il suo nome.

I genitori di #GiulioRegeni definiscono "vuote" le parole sforzi, piena collaborazione, siamo in attesa, quanto prima, auspichiamo, assicuriamo, deploriamo, ricevute dai politici. Esse trovano terribile riscontro in quei 3 giorni di inattività dopo la scoperta del sequestro.

Pochi giornalisti ricordano i loro colleghi morti sul lavoro in circostanze non chiare. Lasciano che ogni governo li dimentichi, così da non reclamare spiegazioni oppure entrare in conflitto con partner commerciali. #IlariaAlpi #MiranHrovarin #MarioPaciolla, #AndyRocchelli

I Parlamentari italiani a Bruxelles chiedono "che #AlbertoTrentini possa tornare alla sua famiglia. Che la sua storia trovi un epilogo di giustizia e umanità. Che un gesto di apertura diventi un ponte di comprensione in un momento in cui il mondo ha bisogno di segnali di pace."

I #ciklinghi hanno raccontato il loro viaggio in bicicletta da Turriaco ad Helsinki. Una delle loro tappe è stata Monaco di Baviera, dove il 12 Giugno hanno incontrato gli studenti ed i docenti della locale Università. L'incontro è stato centrato su #GiulioRegeni.

Il percorso di verità e giustizia dei genitori di #MarioPaciolla inizia il suo mese più difficile. Il Natale rende più dolorosa la mancanza e bisogna reagire trasformandola in movimento ancora più determinato verso il traguardo. Stiamo vicino ad Anna e Pino. Diamo loro più forza.

Il cooperante francese, liberato il 15 Novembre dallo stesso carcere venezuelano di #AlbertoTrentini, ha evitato accuratamente di rispondere ai media presenti. Il suo patrigno: "Non vuole dire niente che metta a repentaglio la vita di coloro che sono rimasti lì."

#GiulioRegeni e #MarioPaciolla sono stati uccisi perché hanno scelto di non restare indifferenti. Hanno constatato la lesione dei diritti umani e l'emarginazione di componenti della società egiziana e colombiana e ne hanno parlato. Quali cittadini italiani dovevano essere protetti.

La Costituzione è chiara: concorrere alle spese pubbliche. È inaccettabile che le mie tasse vadano alla Sanità Privata (come alla Scuola Privata)! Non lasciamo nessuno indietro. Il diritto alla salute è di TUTTI, non di chi può permettersi di pagare. #SalviamoSSN #facciamorete

“È troppo dura da raccontare. Non lo capirete mai. Preferisco non parlarne”. È Camilo Castro, il 41enne cooperante francese rilasciato dal maxi-carcere El Rodeo I, dove condivideva la cella con #AlbertoTrentini. Ora è libero, ma una parte di sé è rimasta dietro le sbarre.

Ci sono voluti 10 anni per ottenere il processo contro 4 agenti egiziani, accusati di rapimento tortura ed omicidio di #GiulioRegeni. Il diritto ad ottenere verità e giustizia è stato sacrificato dal "boicottaggio" dei nostri governi, che mai hanno smesso di trattare con l'Egitto.

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania è sceso ieri in piazza, al largo Berlinguer a Napoli, per chiedere dignità, tutele e un contratto che manca da 10 anni. Tra i presenti i genitori di #MarioPaciolla, giornalista ucciso 5 anni fa in Colombia. Mario sarebbe stato lì.

Oggi c'è lo #scioperogenerale e i primi ad astenersi sono i "giornalisti giornalisti", che sentono fortissima la lesione dei diritti sanciti dall'art.21 della Costituzione. La verità è un dato inconfutabile e non può essere oggetto di valutazione per finalità politica.

I Parlamentari italiani al Parlamento europeo hanno lanciato un appello affinché si apra ogni canale disponibile per #AlbertoTrentini, nel rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e dell’articolo 11 della Costituzione italiana.

L'attesa della riapertura del processo - ai quattro agenti 007 egiziani accusati di rapimento tortura ed omicidio di #GiulioRegeni - necessita della nostra solidarietà e vicinanza alla sua famiglia e amici. È una sospensione temporanea. La verità processuale arriverà presto.

#MarioPaciolla sarebbe stato in prima fila oggi a scioperare, per una Stampa senza autorizzazioni e censure (art. 21 Costituzione). È stato assassinato in Colombia proprio perché aveva scoperto qualcosa che qualcuno voleva restasse nascosto. #NoiNonArchiviamo. La verità uscirà.

Gli amici di #AlbertoTrentini: "Il silenzio non è una risposta, ma una ferita. Oggi più che mai abbiamo bisogno che le istituzioni si schierino, non che rimangano a guardare.

MAI accettare che i diritti umani siano sacrificati da chissà quali interessi nazionali, oppure dall'indifferenza di chi dovrebbe tutelarci quali cittadini italiani. Verità e giustizia per #IlariaAlpi #MiranHrovatin #AndyRocchelli #MarioPaciolla #LucaAttanasio #GiulioRegeni

"E sono qui, dopo un anno, ad esprimere la mia indignazione, perché sono certa che per Alberto non si è fatto quel che era necessario e doveroso fare per la sua liberazione. Sono stata troppo paziente ed educata. Ma ora la mia pazienza si è esaurita" La mamma di #AlbertoTrentini

#GiulioRegeni aspetta giustizia da 10 anni. È andato in Egitto, paese che amava, per un dottorato di ricerca sui sindacati egiziani, oggetto anche di altre tesi di specializzazione. È stato rapito, torturato, ucciso e abbandonato per strada. Nulla del suo corpo era intatto.

#MarioPaciolla è stato ucciso 2 volte: quando qualcuno che conosceva lo ha torturato ed assassinato in Colombia e quando la Procura di Roma ha archiviato il caso come suicidio. Nessuno infami Mario. È illogico togliersi la vita quando spendi la tua per migliorare quella altru!

La mamma #AlbertoTrentini: "Mi sorge spontanea una domanda: fosse stato un loro figlio, lo avrebbero lasciato in prigione un anno intero? Per arrivare all'obiettivo della liberazione di Alberto, doveva esserci e non c'è stato un gruppo coeso e motivato, che doveva mirare a uno stesso risultato."

La domanda di verita' non e' sospesa. Guido Baggi Verità per #GiulioRegeni

Se vediamo lo striscione di verità per #MarioPaciolla o altro che lo ricordi, scattiamo una foto, condividiamola, raccontiamola. Ogni immagine è un modo per far camminare più lontano la storia di Mario. Ogni condivisione è un gesto di vicinanza che pesa più di un semplice like.

La mamma si #AlbertoTrentini: "Ricordiamoci che fino ad Agosto il nostro governo non aveva avuto alcun contatto telefonico con il governo venezuelano. Ripeto, fino ad Agosto. E questo dimostra quanto poco si sono spesi per mio figlio."

I genitori di #GiulioRegeni sanno che sarà una sospensione solo temporanea: "Non molliamo, siamo qui ad aspettare e speriamo che anche il nostro processo possa concludersi positivamente."

In questi anni, striscioni per #MarioPaciolla sono apparsi sulle facciate di diversi municipi e sedi istituzionali e sono state inaugurate panchine arancioni in suo ricordo. Segni diversi, ma un unico messaggio: la memoria non si spegne, la verità non si aspetta in silenzio.

#AlbertoTrentini è recluso da un anno, senza accuse, nel carcere venezuelano di El Rodeo I, privo di comunicazioni, tranne per quelle 3 chiamate, dilazionate in 12 mesi, ai familiari. Hanno liberato un cooperante come lui, francese. Resta in carcere perché è un'arma negoziale?

Giovedì 27 Novembre, ore 20.30, nella sala Consiliare Nilde Iotti - Piazza Libertà 3 Turriaco - i #Ciklinghi racconteranno il loro viaggio fino a Helsinki, con lo striscione di #GiulioRegeni.